Sono nata a Bergamo nel 1977 e li ho iniziato a frequentare il liceo artistico nel 1990.
I was born in Bergamo in 1977 and I started attending art school there in 1990.
Avevo 15 anni quando trovai un volantino in una biblioteca di provincia. Era l'invito a partecipare ad un concorso organizzato da un centro giovanile di Ponte San Pietro, si trattava di dipingere con gli spray sul muro perimetrale di un campetto di calcio. Decisi di partecipare e mi ritrovai per la prima volta in vita mia con una bomboletta in mano. Fu bellissimo, il colore sembrava non finire mai, certo puzzavano un bel po' , ma potevo continuare a dipingere senza mai fermarmi!
I was 15 when I found a flyer in a provincial library. It was an invitation to participate in a competition organized by a youth center in Ponte San Pietro, it was about painting with sprays on the perimeter wall of a soccer field. I decided to participate and found myself for the first time in my life with a can in my hand. It was beautiful, the color never seemed to end, they certainly stank a lot, but I could continue painting without ever stopping!
Quel giorno conobbi molti urban artist e writers della zona e di lì a poco entrai sulla scena col nome di Neo. Dopo un annetto di esperienza, durante il quale mi dedicai esclusivamente al figurativo, decisi che era giunto il momento per me di scrivere il mio nome che con l'occasione cambiai in Senso. Non ho mai abbandonato del tutto il figurativo e lo sviluppo del mio lettering è proceduto di pari passo con quello del mio stile pittorico.
That day I met many urban artists and writers in the area and soon I entered the scene with the name of Neo. After a year of experience, during which I devoted myself exclusively to the figurative, I decided that the time had come for me to write my name which on the occasion I changed to Senso. I have never completely abandoned the figurative and the development of my lettering went hand in hand with that of my pictorial style.
Il pomeriggio eravamo molti in piazza Dante: skaters, ballerini hip hop e noi writers. Confrontavamo i bozzetti, ci scambiavamo i nuovi tricks e dritte sui posti dove dipingere. I problemi principali erano due: bombolette e muri. All'epoca era difficile trovare spray che non fossero da carrozziere e spesso andavamo a Milano a fare scorta. Ricordo la gioia immensa di quando arrivarono le Sparvar francesi, le Montana spagnole e le Belton tedesche fino ad allora Arexons, Dupli-Color o Nivolin, avevamo il nostro bel sudare...
In the afternoon we were many in Piazza Dante: skaters, hip hop dancers and us writers. We compared the sketches, we exchanged new tricks and tips on where to paint. The main problems were two: cans and walls. At the time it was difficult to find sprays that were not for body builders and we often went to Milan to stock up. I remember the immense joy of when the French Sparvar, the Spanish Montana and the German Belton arrived until then Arexons, Dupli-Color or Nivolin, we had our good sweat ...
Le bombolette che usavamo garantivano: una palette colori che neanche gli acquarelli per la scuola materna, i colori chiari non coprivano gli scuri; crepature, bolle, sfarinature erano all'ordine del giorno e per ottenere un segno pulito si doveva portare la tecnica a livelli olimpionici, si dovevano fabbricare a mano tappi e tappini, si svuotavano le bombolette rovesciandole per ridurre la pressione e chi più ne ha, più ne metta; per questo, per ogni scoperta, per ogni conquista, mi sentivo discretamente figa ;-)
The spray cans we used guaranteed: a color palette that not even the watercolors for the nursery school, the light colors did not cover the dark ones; cracks, bubbles, chalking were the order of the day and to get a clean sign you had to bring the technique to Olympic levels, you had to make caps by hand, you emptied the cans by overturning them to reduce the pressure and so on and so forth; for this, for every discovery, for every conquest, I felt pretty cool ;-)
Riguardo i muri la cosa era più complessa... In genere dipingevamo in sottopassi poco frequentati, sui muri di cinta in zone periferiche e , con grande soddisfazione, sulle fiancate dei treni, dapprima di notte nei depositi, poi con interventi lampo in cui in pieno giorno in una decina davamo l'assalto al treno fermo in stazione prima che ripartisse! Le cose iniziarono a cambiare un po' quando l'assessore alle politiche giovanili del Comune di Bergamo si interessò di noi. Il primo contatto con le Istituzioni non fu facile, mi impegnai molto in prima persona e anche da questo impegno nacque il progetto “Tracce Urbane” finalizzato al reperimento di spazi autorizzati e tuttora attivo a Bergamo.
Regarding the walls, the thing was more complex ... Generally we painted in less-frequented underpasses, on the surrounding walls in peripheral areas and, with great satisfaction, on the sides of trains, first at night in the train yards, then with lightning interventions in which in the middle of the day, about ten of us attacked the train waiting in the station before it left! Things began to change a bit when the Councilor for Youth Policies of the Municipality of Bergamo took an interest in us. The first contact with the Institutions was not easy, I committed myself a lot and also from this commitment the “Urban Traces” project was born, aimed at finding authorized spaces and still active in Bergamo.
Terminato il liceo artistico entrai all'accademia di belle arti, lì, nell'ambito di studi incentrati sull'arte concettuale, sviluppai diversi progetti performativi e, parallelamente, portai avanti la mia esperienza nella street art. Per la verità tentai di proporre alcuni dei miei lavori di arte urbana ai professori dell'accademia, ma non ci fu modo di farli prendere in considerazione, pensare che oggi esiste una cattedra di street art...
After finishing high school, I entered the academy of fine arts, there, in the context of studies focused on conceptual art, I developed several performance projects and, at the same time, I continued my experience in street art. Actually I tried to propose some of my urban art works to the academy's professors, but there was no way to get them to be taken into consideration, I can't think that today there is a chair of street art ...
Completai gli studi all'accademia di belle arti di Brera a Milano nel 2001 dopo aver trascorso un periodo di studio a Budapest dove mi concentrai sull'incisione. Dopo l'accademia fui selezionata per il Corso Superiore di Arte Visiva della Fondazione Antonio Ratti a Como curato da Giacinto di Pietrantonio e Angela Vettese.
I completed my studies at the Brera Academy of Fine Arts in Milan in 2001 after spending a period of study in Budapest where I concentrated on engraving. After the academy I was selected for the Advanced Course of Visual Art of the Antonio Ratti Foundation in Como curated by Giacinto di Pietrantonio and Angela Vettese.
Trascorsi i successivi nove anni a Milano dove partecipai a eventi, convention e mostre in tutta Italia e in Europa, collaborai con diverse aziende sia in ambito nazionale che internazionale e entrai a fare parte della storica crew TDK con la quale partecipai alla prima “LA Gold Rush” a Los Angeles nel 2007.
I spent the next nine years in Milan where I participated in events, conventions and exhibitions throughout Italy and in Europe, I collaborated with various companies both nationally and internationally and I became part of the historic TDK crew with which I participated in the first "LA Gold Rush" in Los Angeles in 2007.
Sempre nel 2007 partecipai al “Where is 107”, un grandioso happening artistico illegale organizzato in una fabrica abbandonata. Questo segnò l'inizio di un percorso che si è poi concretizzato nel mio progetto Derelict Buildings che prevede la realizzazione di interventi pittorici in spazi dismessi utilizzando, ove possibile, oggetti trovati sul posto per realizzare installazioni ambientali che non nascondano la storia, anzi la sfruttino come base sulla quale costruire. Lavorare in questi luoghi carichi di memorie, ma privi di un presente definito, mi da un senso di libertà assoluta. Credo che sia per via del rapporto privilegiato, quasi esclusivo, con l'ambiente a differenza degli interventi in spazi pubblici dove cerco sempre un confronto inclusivo con la comunità locale.
Also in 2007 I participated in “Where is 107”, a huge illegal artistic happening organized in an abandoned factory. This marked the beginning of a path that then materialized in my Derelict Buildings project which involves the creation of pictorial interventions in disused spaces using, where possible, objects found on the spot to create environmental installations that do not hide history, rather they exploit it as a foundation on which to build. Working in these places full of memories, but without a defined present, gives me a sense of absolute freedom. I believe it is because of the privileged, almost exclusive relationship with the environment, unlike the interventions in public spaces where I always seek an inclusive comparison with the local community.
Il mio modo di vivere ed interagire con gli spazi abbandonati ha influito profondamente sul mio percorso artistico stabilendo una convergenza tra il mio modo di interpretare la Street Art e la mia produzione più propriamente afferente all'arte contemporanea, e segnando il momento in cui ho smesso di scrivere il mio nome perchè quel tipo di segno non era più idoneo al mio scopo e non per una rottura tout court con il Graffiti Writing che non ha mai smesso di essere parte della mia vita: l'approccio spontaneo del ritrovarsi a dipingere una hall of fame e tentare di dare forma insieme ad un muro grigio continua a fare capolino.
My way of living and interacting with abandoned spaces has profoundly influenced my artistic path, establishing a convergence between my way of interpreting Street Art and my production more properly related to contemporary art, and marking the moment in which I stopped to write my name because that type of sign was no longer suitable for my purpose and not due to a break tout court with Graffiti Writing which has never stopped being part of my life: the spontaneous approach of finding yourself painting a hall of fame and groped to shape together with a gray wall continues to peep out.
Nel 2009 venni invitata da Paola Verde, che conobbi al Where is 107, a Berlino per esporre presso l'X-LAB Gallery a Kreuzberg da lei da poco fondata nella capitale tedesca. Fu un'esperienza molto bella e intensa che mi portò qualche tempo dopo, nel 2011, a stabilirmi lì per alcuni anni durante i quali ho avuto modo di entrare in contatto con una realtà estremamente stimolante nel suo essere per alcuni aspetti molto simile a quella italiana, ma per altri drammaticamente diversa. Entrai quasi subito in un collettivo di artisti e artigiani e, nel tempo, ho avuto modo di conoscere e confrontarmi con innumerevoli artisti provenienti da tutto il mondo.
In 2009 I was invited by Paola Verde, whom I met at Where is 107, in Berlin to exhibit at the X-LAB Gallery in Kreuzberg, which she had recently founded in the German capital. It was a very beautiful and intense experience that led me some time later, in 2011, to settle there for a few years during which I was able to get in touch with an extremely stimulating reality in its being in some respects very similar to the Italian one, but for others dramatically different. Almost immediately I joined a collective of artists and artisans and, over time, I got to know and compare myself with countless artists from all over the world.
Oltre che base per numerose collaborazioni con realtà dell'est europeo, Berlino è stata per me sinonimo di festival, ufficiali e “autoorganizzati”, la cui cifra è stata l'esperienza della collaborazione per creare un'opera ambientale comune. Sempre a Berlino ho avuto la possibilità e la gioia di sviluppare il progetto Apartment A di cui parlo diffusamente qui e di esporre la mia mostra di arte contemporanea “LA FAME”.
In addition to being the basis for numerous collaborations with Eastern European realities, Berlin was for me synonymous with official and “self-organized” festivals, whose figure was the experience of collaboration to create a common environmental work. Also in Berlin I had the opportunity and the joy of developing the Apartment A project of which I speak extensively here and of exhibiting my contemporary art exhibition “LA FAME”.
Attualmente vivo a Roma, ma ho consevato il mio studio berlinese e mi divido tra queste due realtà cercando di ottenere il meglio da ognuna di esse sia dal punto di vista professionale che, soprattutto, umano.
I currently live in Rome, but I have kept my Berlin studio and I divide myself between these two realities trying to get the best from each of them both from a professional and, above all, human point of view.
La mia ricerca artistica ruota attorno all'essere umano, la sua interiorità e il suo rapporto sia con la società che con la natura che lo circonda. Tutti questi aspetti sono preda dell'accelerazione della storia e pertanto richiedono una continua sperimentazione tesa a individuare tecniche pittoriche e chiavi simboliche via via diverse in grado di adattarsi ad un presente in continua evoluzione.
My artistic research revolves around the human being, his interiority and his relationship both with society and with the nature that surrounds him. All these aspects are prey to the acceleration of history and therefore require continuous experimentation aimed at identifying painting techniques and symbolic keys that are able to adapt themself to a present in continuous evolution.
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