Questi murales sono realizzati su due edifici di edilizia pubblica a Sansepolcro (AR) in via dei Montefeltro , in particolare sulle quattro torri dei vani ascensore che sporgono dai palazzi verso il bel giardino centrale.
Ho voluto creare una rappresentazione dinamica con un'alternanza di due motivi che si ripetono, simili ma non uguali, sulle torri opposte secondo una struttura a croce e un elemento, un panneggio, che corre lungo le quattro torri.
Su due delle torri il panneggio va dal basso a sinistra all'alto a destra formando una S che divide il cielo (blu) dalla terra (giallo oro), al centro i due colori si invertono richiamando il Tao, a simboleggiare come tutto cambi e si rimescoli e che non esistono gli assoluti (bene e male, ragione e torto, ...) tanto cari all'odierno sistema informativo che, invece, evita regolarmente l'analisi dei fattori strutturali da cui hanno origine gli eventi, per questo ho voluto porre al centro di queste torri/Tao la struttura geometrica sottostante al famoso dipinto "La Resurrezione" che Piero della Francesca realizzò per Sansepolcro e dove ancora oggi possiamo ammirarlo.
Ogni torre è un insieme di simbologie che trattano della ciclicità delle cose, del risveglio inteso come presa di coscienza sulle proprie e azioni e di vicende lontanissime nel tempo ma che si intrecciano, passando da "La Resurrezione", alla storia di come, durante la seconda guerra mondiale, alcuni cittadini cercassero di proteggere l'inestimabile opera con dei sacchi di sabbia mentre il capitano dell'artiglieria inglese Anthony Clarke contravvenne all'ordine di bombardare Sansepolcro per non danneggiare proprio quell'affresco di cui aveva tanto letto in un saggio di Aldous Huxley dove veniva definito "il più bel dipinto del mondo".

Realizzato per Arezzo Casa spa nell'ambito dell'iniziativa "AC20 - Il Futuro dell'Abitare"
Coordinamento artistico Bruno Ialuna
Grazie a tutti gli inquilini e a Lorenzo Roggi, Claudia Gabbrielli, Fabrizio Raffaelli, Mario Menichella
Con il patrocinio del Comune di Sansepolcro